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JAMBOREE:

STORY

MILANO VI

J A M B O R E E - A N N O 1979

A cura di Enrico Franciosi


Neishabour – Iran


15 - 23 luglio 1979


Notizie storiche


            Durante la conferenza mondiale di Nairobi, in Kenia, l’Iran venne designato quale paese ospitante del 15° incontro mondiale che si sarebbe dovuto svolgere nel 1979; gli organizzatori diedero subito nome al campo chiamandolo “O. K. Camp”, acronimo di Omar Khayyam, il quale fu un grande poeta e matematico persiano e la cui tomba si trova a NEISHABOUR località poco distante da quella che avrebbe dovuto essere la sede del jamboree.

            Questo venne preparato nei più piccoli particolari; basti pensare che vennero piantate diverse migliaia di alberi ed edificate ben cinque dighe per assicurare non solo il rifornimento d’acqua potabile ma anche per quella necessaria a riempire una grande piscina.   

La durata del jamboree venne prevista dal sabato 15 al lunedì 23 luglio del 1979; fin dal 1977, due anni prima del suo svolgimento, due dei quattro sottocampi erano pronti ed attrezzati, tanto che in quell'area nel 1978 si svolse il 2° jamboree asiatico e del pacifico.

            Fino al settembre del 1978 i preparativi procedevano secondo i programmi prestabiliti; purtroppo la situazione politica interna andò deteriorandosi a tal punto che la popolazione insorse, abbattendo il regno dell’imperatore Reza Pahlevi, per far posto ai capi religiosi del paese; tra loro vi era il capo spirituale, l'Ayatollah Khomeini che da molti anni era esiliato in Francia e da dove tornò per diventare il capo dello Stato.

            Vista la situazione incerta di quei momenti il Comitato mondiale decise di soprassedere sia dall’effettuare il jamboree che la Conferenza mondiale che si sarebbe dovuta svolgere in concomitanza con il raduno mondiale degli scout; al suo posto lo stesso Comitato mondiale dichiarò il 1979 anno mondiale del jamboree ed i campi più importanti, quelli che ebbero una ampia partecipazione internazionale vennero chiamati Campi dell’anno mondiale del jamboree, ed a tre di questi, il Dalajamb in Svezia, il 12° jamboree australiano a Perth ed al Kristall '79 a Kandersteg venne concesso l’uso del distintivo del jamboree.

            Il logo del 15° jamboree era costituito da due cipressi, uno più piccolo ed uno più grande ed andavano a rappresentare gli adulti ed i giovani del movimento scout; inoltre il cipresso è un albero utile in quanto fa ampia ombra ed il suo è un buon legno pur se non pregiato ed il disegno lo raffigura lievemente chino, come fosse mosso dal vento, in segno di benvenuto e di ospitalità.

Tra i due cipressi era disegnato il distintivo dello scoutismo mondiale a rappresentare l'ideale scout che è scolpito nel cuore dei giovani e degli adulti del movimento stesso.

            Il tema del jamboree doveva essere "Jamboree per lo sviluppo culturale" ed intendeva enfatizzare il contributo dello scoutismo nei confronti della preservazione dei valori culturali nazionali e della promozione della pace per tutti in ogni parte del mondo.


 

  

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