11 GIUGNO 2016 dalle ore 14 alle 18
Hanno partecipeato al convegno come relatori:
- don Serafino Marazzini, Preposto Parroco della Parrocchia di S.
Francesco al Fopponino
- il prof. Ermanno Ripamonti, psicologo, Docente dell’Università degli
Studi di Milano, già Presidente del Comitato Centrale AGESCI dal 1991 al 1994, Presidente dell’Associazione Amici del Milano VI
- il prof. Enver Bardulla, docente emerito di Pedagogia generale della
Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Parma, già componente della Pattuglia Nazionale Ambiente dell’AGESCI
- il dott. Enrico Calvo, funzionario dell’Ente Regionale per
l’Agricoltura e le Foreste della Regione Lombardia, già responsabile Campi Scuola 2^ Tempo, autore di libri per lo scoutismo a tema ambientale.
In conclusione l'intervento musicale del Corpo bandistico "G. Verdi" di Zelo Buon Persico diretto dal M° Giuseppe Merlo, già Professore dell’Orchestra Sinfonica della RAI e a sua volta già scout.
Presso chiesetta di San Giovanni Battista e Carlo al Fopponino all’interno del comprensorio parrocchiale San Francesco d’Assisi al Fopponino, all’angolo tra p.le Aquileia e via San Michele del Carso, in Milano.
di Enver Bardulla
[Professore emerito di Pedagogia Generale -
Facoltà di Lettere e Filosofia Università di Parma.
Già componente della Pattuglia Nazionale Ambiente AGESCI].
Lo scautismo come esperienza privilegiata di formazione alla consuetudine con la natura e all’acquisizione di impegno per la salvaguardia dell’ambiente: un mito da sfatare.
In effetti la scelta della vita all’aperto e dell’ambiente naturale (i due termini non sono coestensivi) è stato uno dei motivi alla base dell’atteggiamento di sospetto nutrito dalla gerarchia cattolica nei confronti del movimento e del metodo. Basti ricordare le accuse di panteismo e naturalismo, che si aggiungevano ai sospetti per un movimento fondato da un protestante in odore di massoneria.
Ma è bene ricordare che, una volta superata l’iniziale diffidenza cattolica nei confronti del messaggio ambientalista, si è visto nello scautismo uno strumento per favorire l’accostamento a questa problematica da parte della comunità ecclesiale (cfr. Conferenza episcopale lombarda, La questione ambientale (aspetti etico-religiosi), Milano, Centro Ambrosiano di Documentazione e Studi religiosi), 1988).
La partecipazione, sollecitata da don Tonino Moroni, di una delegazione dello Stato Città del Vaticano alla Conferenza Intergovernativa sull’educazione ambientale di Tbilisi (1977) come pretesto per svolgere un’azione diplomatica
Le molte ragioni della diffidenza a lungo dimostrata dalla Chiesa nei confronti dell’ecologismo e la responsabilità attribuita da quest’ultimo alla religione giudeo-cristiana, in particolare al cristianesimo, nel quale l’antropocentrismo segna il suo culmine con un Dio che si fa uomo.
Le posizioni di frontiera dello scautismo anche in ambito ecclesiale (dall’anticipazione di molte acquisizioni del Concilio alle simpatie per Teilhard de Chardin).
Eppure anche lo scautismo ha recepito con un certo ritardo il messaggio ambientalista. In particolare quello italiano, tutto preso, all’epoca dell’esplosione della crisi ecologica, da tutt’altre questioni (Patto Associativo).
L’invito di don Moroni ai partecipanti alla Route di Bedonia delle comunità capi a passare dalla natura (intesa e vissuta romanticamente) all’ambiente e l’impegno dell’Agesci su questo fronte (incontri con gli addetti alla formazione capi e costituzione della Pattuglia Nazionale Ambiente in collaborazione col Centro Italiano di Educazione Ambientale dell’università di Parma).
L’intervento della PNA per monitorare l’impatto ambientale di campi e route nazionali e la messa a punto di un semplice strumento di valutazione di impatto ambientale da utilizzare nelle attività scout (il piccolo manuale di Chicco Calvo e Maddalena Zorzi).
Col tempo l’interesse è venuto scemando. La PNA e le pattuglie ambiente costituite a livello regionale sono state soppresse e le attività di educazione ambientale nello scautismo hanno di nuovo assunto un carattere estemporaneo e, per molti aspetti, scolastico).
In tal modo è venuta meno l’idea che aveva ispirato l’azione della PNA. Ossia che, per attuare un’educazione ambientale efficace nello scautismo, occorre che l’ambiente, inteso come vincolo alle attività scout, entri a far parte del grande gioco di simulazione che lo scautismo mette in atto e che, quindi, le tecniche specifiche di conoscenza e di intervento sull’ambiente assumano un ruolo tutt’altro che marginale.
Cruciale, a questo proposito, è la distinzione dell’ambiente natura come semplice sfondo o come fattore di educazione, ossia tra ruolo meramente passivo o attivo dell’ambiente naturale.
L’ambiente naturale è nello scautismo fonte di emozioni più che di conoscenze.
__________________________________________
Di seguito potete scaricare il documento della intervista del prof. Enver Bardulla su
'L’educazione ambientale nell’evoluzione di un movimento della gioventù: lo scautismo' ;
da atti del convegno su Ecologia del 11 GIUGNO 2016.
INTRODUZIONE
Tema complesso e affascinante
Molta strada percorsa
Tanti modi di applicarla: Ecologia del paesaggio, della mente, della città, educazione ecologica, terrorismo ecologico, filosofia ecologica, ecologia umana, ecologia aziendale, ecc.
Oggi la parola ecologia è forse un po’ in disuso ma nel linguaggio moderno si trasformata in green
Percezione della popolazione
1. Un po’ di storia: Necessità di guardare le cose con una prospettiva storica
2. Il pensiero ecologico: Evoluzione delle idee
3. Occidente sì…ma il resto del mondo?
4. Conclusioni
1. Cronologia
- Si sta seguendo un cammino che vede coinvolto tutto il mondo
Il tema è all’attenzione dell’agenda di ogni governo ed amministrazione
- E’ un tema che interessa governi e popoli, culture, stili personali, politica generale e vita quotidiana
1816 – Ernst Haeckel, biologo e filosofo, conia la parola “Ecologia”
1853 – Foresta di Fontainbleau diventa Parco Nazionale + Parchi Nazionali Americani
1863 – Fondazione CAI
1871 – Nascita ENPA in Italia
1898- Fondazione Pro Montibus et Sylvis
1945 – Lancio delle prime bombe atomiche (fino agli anni ’60 verranno poi esplose complessivamente circa 1.000 bombe atomiche)
1953 – Manifesto Russel – Einstein
1955 – Fondazione di Italia Nostra
1962 – Rachel Carson scrive “Primavera silenziosa”, prima denuncia degli effetti inquinamenti dei trattamenti chimici in agricoltura
1965 – Fondazione WWF e LIPU
1966 – Legge contro l’inquinamento atmosferico
1972 – I limiti dello sviluppo – MIT/Club di Roma, prima ricerca globale sui rischi della crescita infinita
1972 – Prima Conferenza ONU a Stoccolma sull’ambiente umano “Una sola Terra”
1976 – Incidente di Seveso, primo incidente ecologico riconosciuto a livello mondiale
Legge Merli contro l’inquinamento delle acque
1983 – ONU istituisce la Commissione Mondiale per lo Sviluppo e l’Ambiente
1984 – Incidente di Bopal: 20.000 vittime, 500.000 persone con danni
1986 – Incidente nucleare di Chernobyl: da 10.000 a 300.000 morti
1987 – Rapporto ONU: Our Common Future – “Rapporto Brundtland”, in cui viene coniato il termine “sviluppo sostenibile”
1987 –15 primi deputati verdi in Parlamento Italiano
1989 – Gruppo Verde nell’Europarlamento
1992 – Conferenza ONU a Rio de Janeiro su ambiente e sviluppo
- Convenzioni su desertificazione, biodiversità, cambiamenti climatici e principi di gestione sostenibile delle Foreste
1997 – Protocollo di Kyoto: operativo solo dal 2004, non firmano USA, India e Cina
2000 – Inizio dell’ Antropocene (coniato da Paul Cruzer)
2002 – Conferenza ONU a Joannesburg
2010 – Inquinamento Danubio in Ungheria: catastrofe ecologica
2011 - Incidente nucleare di Fukushima
2012 – Summit Ria +20 - Conferenza dei Popoli
2015: COP 21 a Parigi: accordo sul clima
2. Evoluzione delle idee
- Paradigma cartesiano: semplificare e distinguere le cose aiuta a comprendere al realtà, ma se ne perde la visione d’insieme e le relazioni sottese
- La crisi dell’ambiente causata da:
tradizione antropocentrica giudaico-cristiana
potere illusorio della scienza e della tecnica
- Risposta del movimento ecologico:
livello politico: sviluppo di partiti verdi e partecipazione alla vita politica delle istituzioni
livello ambientale: sviluppo di azioni di riparazione ecologica e sensibilizzazione
livello utopistico: ricerca di soluzioni ideali
Quale successo?
Due modi opposti di reazione:
- “Chi ha visto una sequoia, le ha viste tutte” (R. Reagan): la banalizzazione
“La terra in bilico” (A. Gore): la consapevolezza
- Le nuove idee
• Langer (1994): da citius – altius – fortius a lentius – profundius – soavius
• L’impronta ecologica: 19 agosto giorno in cui oggi si esauriscono tutte le risorse disponibili a scala annuale
Italia al 50° posto – ogni italiano ha 1,98/ha a disposizione
• Il PIL della felicità
- BES: benessere equo e sostenibile (12 indicatori)
- GPI: Green Progress Indicator
- Indice ci sostenibilità ambientale: Italia 29° posto
- PIL Verde: capitale naturale (da contabilizzare nei bilanci degli enti) (bilancio arboreo) (nuovi strumenti previsti dal collegato ambientale 2015)
• Green economy
• Economia circolare
3. Oltre l’Occidente
- Nei paesi del comunismo
Gravi incidenti:
Piogge acide in Polonia e Boemia negli anni ‘80
Scomparsa del Lago Aral
Incidente di Chernobyl
Uso di energia in Germania est era tre volte maggiore che in Germania Ovest
Esempio di riqualificazione dell’area della Rhur
- Nei Paesi in via di Sviluppo
Discariche dell’occidente
Deforestazione
Incidente di Bopal
- Alcune persone che hanno fatto la storia dell’ecologia anche in Occidente
• Wangari Mahatai, premio Nobel 2005 per la sua azione di riforestazione nei villaggi del Kenia (Green Belt Movement)
• Chico Mendes, ucciso nel 1988 per la difesa dei diritti dei popoli indigeni contro la deforestazione dell’Amazzonia
• Vandana Shiva, attivista politica e ambientalista indiana, che promuove nuove visioni e pratiche per l’agricoltura e l’alimentazione
4. Conclusioni
Quale lezione ci insegna l’ecologia?
a. L’inquinamento ha un carattere planetario e sovratemporale
- Non ci sono più confini di spazio e tempio
- Ambiente umano ed ambiente naturale si degradano insieme
b. La forza del pensiero sistemico
- Da una visione micro ad una visione macro
- Da una visione settoriale ad una visione integrale
- “Pensare globalmente – agire localmente”
- “Pensare in profondità – agire con generosità” ( Laudato sii)
c. Solidarietà tra gli abitanti del pianeta e le generazioni future
- Cambiamento radicale nel modello di sviluppo, nei consumi e nei processi di produzione
- Riappropriarsi del valore del “bene comune”
- Non c’è più tempo per rimandare le scelte, ma lo esige anche una questione di giustizia sociale
Il pensiero ecologico oggi ci deve spingere a superare le distinzioni tradizionali tra le Nazioni ( Paesi industrializzati, Paesi in via di sviluppo, ecc.) ma impegnarci tutti come Paesi in via di Sviluppo Sostenibile
Presso chiesetta di San Giovanni Battista e Carlo al Fopponino all’interno del comprensorio parrocchiale San Francesco d’Assisi al Fopponino, all’angolo tra p.le Aquileia e via San Michele del Carso, in Milano.
Tutti i dettagli storici, qui..
foto del comprensorio parrocchiale:
dettaglio faccaiata chiesa S.Francesco d'assisi;
Cappella del primo 600 dei SS. Giovanni e Carlo Fopponino
ADDRESS
ASSOCIAZIONE MILANO VI
C/O PROF. ERMANNO RIPAMONTI
VIA TOLSTOJ, 45
20146 MILANO
CONTACTS
Email: amicimilano6@infinito.it
Phone: 335 7756360
Phone: 380 3893592